Chi siamo

Istituzione e organi del PHEM

Il centro di ricerca Plant HEalth Modelling (PHEM) è un centro di ricerca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (UCSC), istituito con Decreto Rettorale del 21 ottobre 2014, n. 1271.

Lo Statuto dell’UCSC, ART. 34, definisce i CENTRI DI RICERCA come strutture istituite per la promozione e lo svolgimento di attività finalizzate a specifici obiettivi, cui possono partecipare docenti e ricercatori universitari anche afferenti a più dipartimenti e istituti, anche in collaborazione con altre istituzioni universitarie e non. L’istituzione e l’ordinamento dei centri sono disposti con appositi statuti deliberati dal Comitato direttivo, d’intesa con il Senato accademico, su proposta dei Consigli di facoltà interessati.

Il centro svolge la propria attività presso la sede di Piacenza e Cremona dell’UCSC e si avvale in primis delle strutture di ricerca e dei laboratori che afferiscono al Dipartimento di produzioni vegetali sostenibili (DiProVeS).

Lo Statuto del PHEM (clicca per accedere allo Statuto) prevede un Direttore – ruolo attributo inizialmente a Vittorio Rossi, professore ordinario di patologia vegetale presso il DiProVeS e, a seguito del suo pensionamento, a Paola Battilani, anch’essa professore ordinario di patologia presso il DiProVeS – un Segretario – incarico assegnato a Tito Caffi, professore ordinario di patologia vegetale presso il DiProVeS – e un Comitato direttivo. L’amministrazione del centro è affidata agli Uffici amministrativi dell’UCSC.

Il PHEM si avvale di un Comitato scientifico (CS) di caratura internazionale. I membri del CS sono nominati dal Rettore su proposta del Comitato direttivo. Il CS ha compiti di indirizzo scientifico relativamente alle attività e ai programmi di ricerca del centro.

Per visualizzare l'organigramma del PHEM

Da dove veniamo

La modellistica per la salute delle piante ha radici storiche che risalgono alle prime osservazioni empiriche, tradotte poi in semplici regole, delle relazioni che legano le variabili ambientali allo sviluppo degli organismi dannosi.

Il settore ha poi avuto notevoli sviluppi grazie al perfezionamento delle conoscenze sui processi biologici ed ecologici, allo sviluppo di metodi di simulazione di tali processi, alla messa a punto di strumenti e tecniche per la raccolta e l’elaborazione automatica di dati meteorologici e biologici. I modelli matematici hanno trovato largo impiego nella difesa delle colture, tanto da fare parte integrante degli strumenti dell’IPM (Integrated Pest Management) e della direttiva EC 128 2009/128 sull’Uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. I modelli matematici sono oggi parte integrante dei sistemi di supporto alle decisioni (DSS, Decision Support Systems) in un ambito di Agricoltura 4.0.

Per un approfondimento sul ruolo dei modelli matematici per la difesa delle piante nel contesto italiano.

Esiste oggi la necessità di:

  • dare continuità alla ricerca scientifica sulla modellistica applicata alla salute delle piante

  • mettere in rete le conoscenze su approcci metodologici, sviluppi e applicazioni dei modelli fra i ricercatori e gli utilizzatori dei modelli

  • promuovere attività formative per gli addetti del settore

  • sensibilizzare e coinvolgere le Amministrazioni Pubbliche e le Strutture Private ad un razionale sviluppo e utilizzo dei modelli

Il PHEM nasce per venire incontro a queste esigenze e si pone in ideale continuazione con il Grimpp (gruppo di ricerca per la modellistica applicata alla protezione delle piante).

Per un approfondimento sul Grimpp

Plant Health Modelling - Centro di ricerca

Comitato direttivo

Prof. Paola Battilani

Direttore del Centro Ricerca

Si occupa principalmente di funghi produttori di micotossine e ha partecipato a numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali su temi correlati, in diversi come coordinatore.
I principali temi di ricerca hanno riguardato ecofisiologia e interazione con l’ospite di funghi produttori di micotossine nelle colture agrarie (fumonisine, aflatossine e deossinivalenolo nel mais, deossinivalenolo nel grano, aflatossine nella frutta secca, ocratossina nell’uva, varie micotossine nelle mele), incluso il ruolo delle tecniche colturali; funghi responsabili della contaminazione da micotossine nei prodotti di origine animale; sviluppo di modelli per la previsione dello sviluppo e della produzione di micotossine, anche in condizioni di cambiamento climatico; metodi per prevenire la contaminazione da micotossine, compreso il biocontrollo, e sviluppo di DSS. Ha anche coordinato progetti finanziati da EFSA e dalla Commissione Europes. Attualmente coordina il progetto europeo MYMATCH (MYcotoxin MAnagement platform To face Climate change impact on food safety and Human Health). È editore d’area di “World Mycotoxin Journal”, membro dell’editorial board di “Food Microbiology” e “Toxins”. Attuale presidente della Società Italiana di Patologia Vegetale (SIPAV). Recentemente inclusa nel top 2% dei ricercatori a livello mondiale (Stanford University database – Ioannidis et al., PLoS Biology 2020 10.1371 / journal.pbio.3000918 – confermato nel 2022). Dati Scopus: 169 pubblicazioni, 7107 citazioni, H-index 47.

Prof. Vittorio ROSSI

Ha un’ampia esperienza didattica, con trent’anni di insegnamento in corsi di laurea, master e corsi di dottorato, in varie discipline quali la patologia vegetale, l’epidemiologia, la protezione delle colture, la sicurezza alimentare e la biometria.

L’attività̀ principale riguarda lo studio dei patogeni, con particolare attenzione agli aspetti biologici, ecologici ed epidemiologici. Questi studi sono focalizzati alla modellizzazione delle relazioni tra il patogeno, la pianta ospite e le condizioni ambientali, con un approccio derivato dalla ‘System Analysis’. I modelli sviluppati sono stati validati in diverse condizioni epidemiologiche, in diversi Stati e sono attualmente utilizzati in sistemi di allerta e DSS (Decision Support Systems) per la protezione delle colture all’interno di un approccio sostenibile all’agricoltura. Le principali linee di ricerca riguardano lo studio delle malattie delle principali colture agrarie, in particolare la vite, lo studio dei funghi produttori di micotossine, la modellizzazione della comparsa e dello sviluppo delle malattie, la preparazione di DSS. Recentemente incluso nel top 2% dei ricercatori a livello mondiale (Stanford University database – Ioannidis et al., PLoS Biology 2020 10.1371 / journal.pbio.3000918 – confermato nel 2022). Dati Scopus: 244 pubblicazioni, 4576 citazioni, H-index 36.

Prof. Tito CAFFI

Si occupa principalmente dello studio delle caratteristiche biologiche, ecologiche ed epidemiologiche dei patogeni fungini delle principali colture agrarie ed in particolare della vite.

Questi studi sono finalizzati alla raccolta e all’analisi dei dati necessari per la costruzione di modelli epidemiologici, meccanicistici e dinamici, in grado di simulare il ciclo biologico dei patogeni e che possano fornire utili informazioni da applicare nel campo della difesa fitosanitaria. Oltre allo sviluppo dei modelli matematici, infatti, si occupa anche della loro validazione in pieno campo ed in differenti ambienti colturali e del loro inserimento in sistemi di supporto alle decisioni (Decision Support Systems) per la protezione delle colture in sistemi di produzione sostenibile. Dati Scopus: 50 pubblicazioni, 1502 citazioni, H-index 23.

Prof. Stefano Amaducci

È un professore ordinario presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, specializzato in Agronomia (settore AGR02).

Dal 2020, tiene corsi relativi alle colture cerealicole e agronomia applicata in vari corsi di laurea e master, tra cui Sustainable Agriculture for Food Quality and Environment e Sustainable Architecture and Landscape Design presso il Politecnico di Milano. Ha una vasta esperienza didattica che risale al 2000, con insegnamenti che spaziano dalle coltivazioni erbacee alle bioenergie. A livello di ricerca, è stato coinvolto in numerosi progetti nazionali e internazionali, molti dei quali finanziati da Horizon 2020, PRIN e programmi regionali. Le sue principali aree di ricerca includono le colture da biomassa e fibre, l’agricoltura di precisione e le tecnologie agrovoltaiche. Ha pubblicato oltre 70 articoli indicizzati su Scopus, con un H-index di 25, e partecipa attivamente a comitati scientifici e editoriali internazionali. Amaducci è attualmente managing editor della rivista Industrial Crops and Products e fa parte dell’editorial board di Agronomy MDPI.

Dott. Angelo Manfredini

È l’attuale Direttore della Sede di Piacenza-Cremona, che comprende due Campus, tre Facoltà e sei Dipartimenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. 

Plant Health Modelling - Centro di ricerca

Innovazione e sostenibilità per la salute delle piante

Plant Health Modelling - Centro di ricerca

Comitato scientifico

Paul Esker

Professore in Epidemiologia e Patologia vegetale presso la PennState University

Angel Medina Vaja

Professore in Micologia applicata presso la Cranfield University

Daniele Trinchero

Professore in Ingegneria industriale e dell'informazione presso il Politecnico di Torino

Luca Rossini

Post-doc in Entomologia e modellistica applicata a presso l'Université Libre de Bruxelles

Pier Paolo Roggero

Professore in Agronoma e coltivazioni erbacee presso l’Università degli studi di Sassari

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